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MISSION

Il senso del nostro lavoro

“Per salvare le anime, per formare nuove generazioni”

La Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri Onlus è un ente storico di formazione professionale no profit, di proposta cristiana, ha come scopo l’istruzione, la formazione e la promozione professionale, umana, culturale, sociale e spirituale delle persone. Opera progettando, coordinando e realizzando attività di ricerca, di orientamento, di istruzione e formazione, di aggiornamento e di accompagnamento al lavoro.

La formazione al lavoro, il sostegno all’inserimento e alla crescita professionale e sociale delle persone, la valorizzazione e l’aggiornamento delle risorse umane lungo tutto l’arco della vita, consentono alla Casa di Carità di promuovere lo sviluppo e l’innovazione dei territori in cui opera e delle realtà socio-economiche locali, in un’ottica di responsabilità e solidarietà, con attenzione particolare e privilegiata a chi è a rischio di emarginazione.

Casa di Carità è nata a Torino nel secolo scorso, negli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale, su iniziativa del venerabile Fratel Teodoreto Garberoglio delle Scuole Cristiane e di fra’ Leopoldo Maria Musso, nel solco della Dottrina Sociale della Chiesa e della tradizione dei Santi Sociali piemontesi.

È oggi attiva a livello nazionale, con 13 sedi sul territorio italiano, e a livello internazionale, attraverso progetti di sviluppo e di cooperazione. Offre servizi di orientamento e formazione a circa 6000 allievi e allieve ogni anno: adolescenti, apprendisti, diplomati, laureati, lavoratori, migranti, giovani a rischio di disagio, uomini e donne in situazioni di svantaggio sociale, persone con problemi di giustizia ed ogni altra tipologia di destinatari.

L’ente opera con finanziamento pubblico e su commessa di aziende, privati, associazioni, amministrazioni pubbliche, per la preparazione e l’aggiornamento di diversi profili professionali, in riferimento a tutti i settori: industria, artigianato, terziario, turismo, servizi alla persona.

Guidare l’acquisizione di competenze per la costruzione della propria professionalità (Arti e Mestieri), in un clima comunitario (Casa), nell’animazione dell’amore cristiano (Carità): questo è l’obiettivo dell’Ente, sintetizzato nel suo stesso nome. Tale denominazione “Casa di Carità Arti e Mestieri” compare nel diario spirituale di fra’ Leopoldo M. Musso, un frate francescano, che nel suo diario, in data 24/11/1919, annotava questa frase “Per salvare le anime, per formare nuove generazioni, si devono aprire Case di Carità per far imparare ai giovani Arti e Mestieri”.


La Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri Onlus si impegna a perseguire il dettato istituzionale attraverso:

la proposta del messaggio cristiano a tutti coloro che con l’ente entrano in contatto, a diverso titolo, nel rispetto delle idee personali e delle diverse religioni
la costituzione di una comunità educante unita da una visione etica condivisa della vita, della formazione e del lavoro, in grado di offrire alle persone che all’ente si rivolgono prospettive di senso e opportunità reali di promozione e miglioramento personale
la formulazione e l’attuazione di proposte diversificate e percorsi di orientamento, istruzione e formazione, aggiornamento, riqualificazione, inserimento e reinserimento socio-lavorativo, promozione dell’impresa sociale, per contribuire alla riuscita personale di ciascuno e, in prospettiva, alla costruzione di una società nuova, migliore.

La Casa di Carità crede infatti che la professionalità, intesa come valore alto, sia un fattore chiave per la realizzazione degli obiettivi di sviluppo nella giustizia e nell’equità, dal punto di vista:

 educativo: attraverso la formazione alla professionalità, la persona è coinvolta in un processo di educazione complessiva in cui apprende, oltre alle competenze relative al lavoro, i diritti e doveri di cittadinanza attiva; sperimenta comportamenti sociali improntati alla collaborazione, alla responsabilità individuale e alla solidarietà; accresce le proprie conoscenze culturali; struttura la propria identità in modo adeguato per integrarsi nel tessuto sociale e civile;
 politico: attraverso il perseguimento e il potenziamento della professionalità di tutti e di ciascuno (qualificazione, riqualificazione, aggiornamento continuo) è possibile sviluppare politiche attive del lavoro che consentano alle persone di prendere parte alla vita socio-economica, di presidiare il proprio posto/ruolo lavorativo, di aggiornare continuamente le proprie competenze, di concretizzare i diritti civili di partecipazione ed eguaglianza;
 economico: attraverso la promozione della professionalità è possibile valorizzare le risorse umane, favorire l’inclusione sociale e migliorare la qualità della vita, superando le situazioni di disoccupazione e rapida obsolescenza delle competenze, che creano non solo condizioni sociali inaccettabili, ma anche gravi divari economici;
 sociale: attraverso lo sviluppo della professionalità si modificano, in modo dinamico e progressivo, l’organizzazione del lavoro, i rapporti tra le persone e le modalità di produzione di beni/servizi, evolvendo verso forme di cooperazione e di sviluppo sostenibile; inoltre attraverso la professionalità ogni persona è nella condizione di poter scoprire il proprio spazio all’interno delle comunità locali, rafforzandone la coesione tra le parti, contenendo la conflittualità e aumentandone la sicurezza.
 etico: attraverso il processo di costruzione della propria professionalità, la persona può sviluppare un’etica personale basata sul rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente in cui opera; è incoraggiata a porsi domande di carattere morale e spirituale sul fine ultimo dell’esistenza umana e può trovare, all’interno dell’ambiente educativo-formativo, possibilità di risposta.