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VISION

LA FORMAZIONE SECONDO NOI

Vediamo la formazione per il lavoro come pluralità di pratiche sociali inclusive e come motore di sviluppo culturale, sociale ed economico delle persone e delle collettività, a livello locale, nazionale e globale.

Per Casa di Carità Arti e Mestieri formazione professionale è:

Azione educativa

Casa di Carità Arti e Mestieri considera la formazione professionale come elemento costitutivo del percorso educativo e di crescita continua della persona, e la intende come preparazione completa al mondo del lavoro, non solo dal punto di vista tecnico.
La formazione professionale intesa come processo educativo vuole suscitare la personalità di ciascuno, favorendo la coscienza della sua vocazione e promuovendone l’inserimento professionale, la riuscita personale e sociale.
Lontano da visioni semplicemente addestrative, si propone di educare la persona facendo emergere le attitudini e capacità migliori e più spendibili, coniugandole con gli interessi e le motivazioni individuali e rapportandole ai fabbisogni e alle attese della realtà socio-lavorativa.
Inoltre contribuisce a:
- strutturare l’identità personale con attenzione alla dimensione etica e spirituale;
- educare alla cittadinanza attiva e democratica e alla responsabilità, per adottare stili di vita sostenibili (sul piano sociale e ambientale);
- costruire una cultura comune europea, che si apra alla convivialità delle differenze a partire dal riconoscimento delle radici cristiane e dei valori umani condivisi;
- promuovere la conoscenza come fattore strategico per migliorare il livello e il grado di occupazione delle persone e la competitività economica (in coerenza con gli obiettivi espressi dall’Unione Europea).

Valorizzazione della persona

La formazione professionale mira alla valorizzazione dell’individuo e del suo spazio nel sociale, sul piano educativo e lavorativo-relazionale.
In quanto processo educativo, la formazione promuove la crescita della persona come soggetto portatore di diritti e doveri, come cittadino partecipe e responsabile, come attore che agisce nel contesto civile e sociale coniugando autonomia e solidarietà, come individuo unico dotato di personali motivazioni, caratteristiche, capacità e istanze etiche e religiose. In Casa di Carità, la persona è posta al centro dell’attenzione educativa: ciò si traduce nella personalizzazione dei percorsi formativi e di accompagnamento al lavoro, nel riconoscimento delle competenze pregresse e delle specificità individuali, nel rispetto e nella valorizzazione delle differenze.
Dal punto di vista lavorativo, la formazione professionale ha come sbocco naturale l’inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro, per una piena valorizzazione della persona sul piano tecnico, economico, sociale e anche su quello esistenziale. La formazione lungo tutto l’arco della vita è la leva per il costante aggiornamento delle competenze e per la crescita professionale.
Nella nostra visione, il lavoro non è inteso unicamente come compito da svolgere nell'organizzazione sociale, non consiste né in una pura necessità né in una forma di sottomissione della persona ad imperativi superiori. Il lavoro è invece inteso come modalità privilegiata di comunicazione, di espressione di sé, di autorealizzazione, di riscatto e di creazione di relazioni interpersonali e sociali sempre nuove.
Inoltre, il lavoro è il contributo creativo della persona al miglioramento del mondo in cui vive e opera, il modo originale e unico in cui ciascuno è chiamato a collaborare all’opera creatrice di Dio. La visione di Casa di Carità si pone in coerenza con gli insegnamenti della Chiesa cattolica, che vedono il lavoro come la chiave della dottrina sociale, per il raggiungimento degli obiettivi di giustizia e di pace. Pertanto concepiamo il lavoro come diritto che deve essere universalizzato (un lavoro per tutti) e adeguatamente tutelato (sicurezza sul lavoro). Il riconoscimento e la coscienza della dignità del lavoro apre ad un nuovo concetto di sviluppo, in cui le persone/lavoratori e le aziende non sono ridotte a merci di scambio, e in cui è possibile intravedere il superamento del materialismo e del consumismo.

Parte di un sistema educativo pluralistico e integrato

Casa di Carità contribuisce alla crescita del sistema educativo nazionale, all’interno del quale la formazione professionale si configura come percorso alternativo rispetto a quello scolastico e di pari dignità. Valorizza infatti la differenza di stili cognitivi, l’efficacia del metodo induttivo e l’importanza delle occupazioni prettamente tecnico-pratiche.
Casa di Carità è impegnata nel fronteggiare e ridurre il tasso di dispersione scolastica, offrendo serie e valide alternative ai giovani che non si riconoscono nei percorsi scolastici tradizionali: percorsi formativi articolati, caratterizzati da laboratori, periodi di stage in azienda, una stretta connessione con il mondo del lavoro, una forte attenzione alle persone, e guidati da formatori dotati di esperienza e passione educativa.
Nell’ambito del dibattito socio-politico e dei tavoli di lavoro e programmazione cui partecipa, l’Ente propugna e difende il diritto dei singoli e delle famiglie di scegliere liberamente quale canale di istruzione seguire, nonché di accedere a istituti e agenzie formative di proposta cristiana.
Promuove inoltre, sia sul piano progettuale sia a livello pratico, l’integrazione della formazione professionale all’interno del percorso scolastico e universitario, costruendo ponti fra i due sistemi e lavorando per la verticalizzazione dei percorsi formativi.

Accompagnamento al lavoro

L’azione formativa di Casa di Carità si propone di incidere sul miglioramento delle condizioni di inclusione sociale delle persone con cui lavoriamo. Un percorso di formazione, per potersi dire compiuto, necessita di giungere ad una finalizzazione concreta in grado di incidere in modo significativo sulle traiettorie di vita.
Per inserire le persone nel mondo del lavoro, offrendo nuove occasioni per partecipare in modo attivo alla vita della comunità, Casa di Carità conduce una serie di interventi volti a:
orientare le persone all’ingresso e in uscita dal percorso formativo: con azioni di counselling mirato, sosteniamo la scelta professionale e l’inserimento lavorativo di chi termina i percorsi formativi, anche attraverso il collocamento in stage/tirocinio;
facilitare il rapporto diretto tra persone in formazione e realtà del lavoro: a livello metodologico, si prediligono modalità che riproducano situazioni tipiche di un contesto lavorativo (simulimpresa) e testimonianze di datori di lavoro e consulenti aziendali;
sostenere l’avvio di imprese sociali: promuoviamo attività formative che diventino incubatori di impresa, ossia luoghi in cui sperimentare la metamorfosi virtuosa tra formazione professionale e lavoro e che supportino la nascita di micro imprese sociali capaci di confrontarsi in modo sostenibile con mercati non protetti;
- favorire il processo di formazione continua lungo tutto l’arco della vita (life long learning): offriamo alle persone occasioni e stimoli per il continuo aggiornamento delle proprie competenze personali e professionali, sostenendo la capacità di ciascuno di orientarsi in un mercato del lavoro in rapida evoluzione e farsi promotore della propria professionalità;
- supportare l’autoimprenditorialità: facendo leva sulle competenze personali in rapporto alla realtà lavorativa, offriamo sostegno all’avvio di imprese private, anche favorendo (Perù) la creazione e gestione di sistemi di microcredito.

Cooperazione, strumento di sviluppo locale e cambiamento culturale

Casa di Carità concepisce il “cantiere” della formazione non come un’azione interna, bensì come attività condivisa, da svolgersi in una logica di rete secondo lo spirito cooperativo. Ciò significa che la formazione è buona se riflette il concorso aperto e generoso di tutti coloro che sono portatori di risorse utili al suo sviluppo.
Nel momento in cui riacquista centralità la dimensione locale dello sviluppo economico e delle politiche attive per il lavoro, si impone come elemento imprescindibile per una programmazione territoriale di successo la concertazione tra i diversi attori operanti nel contesto, che ravvisano nel capitale umano la risorsa e la sfida principale per lo sviluppo economico locale.
Casa di Carità interpreta la formazione in chiave proattiva, rendendola vettore di sviluppo locale. Ci impegniamo ad anticipare le necessità e i fabbisogni dei territori in cui operiamo, a favorire la realizzazione di sistemi virtuosi d’azione al servizio degli specifici contesti, a progettare modelli di sviluppo sostenibili e rispettosi della dignità delle persone, a facilitare la gestione dei cambiamenti, sempre più rapidi, sul piano culturale, tecnologico, sociale, economico, professionale.
Casa di Carità è impegnata ad incidere sulla sensibilità delle comunità locali in cui opera, creando cultura sui temi della formazione, della professionalità, dell’inclusione e a contribuire al ripensamento del welfare, valorizzando l’importanza di tutte quelle pratiche di lavoro in grado di accompagnare/supportare le persone e le comunità nei loro percorsi di crescita e adattamento alla complessità.

Questa visione discende dall’intuizione originaria dei Fondatori e si è evoluta naturalmente nel tempo grazie all’esperienza, alla passione, all’impegno delle persone di Casa di Carità.
L’Ente, nato per far fronte a specifiche problematiche sociali, ancora oggi interpreta e corrisponde alle esigenze, di volta in volta emergenti, delle persone e della società.
Casa di Carità opera reinventando lo “strumento” formazione professionale, avendo il coraggio di formulare proposte innovative volte a contrastare l’indebolimento dei sistemi educativi.